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Il taglio del canone Rai rischia di spaccare la maggioranza

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AGI – Al momento tutti i tentativi di trovare una mediazione in maggioranza sono falliti: sulla conferma del taglio del canone Rai da 90 a 70 Euro, battaglia portata avanti dalla Lega sulla quale si registra l’opposizione di Forza Italia, non c’è intesa. Le proposte di trovare un compromesso sono state rigettate da azzurri e leghisti che ormai sul tema hanno intrapreso un vero e proprio braccio di ferro.

Fratelli d’Italia voterà sì alla conferma del taglio, riferiscono fonti parlamentari. La posizione non cambia per FI. “Io so che già c’è stata una interlocuzione tra i leader ma al momento – spiega una fonte azzurra – le posizioni restano invariate”. Anche il presidente della Commissione Bilancio Dario Damiani ribadisce: “Noi siamo irremovibili. La nostra è una posizione storica, sul resto siamo tutti d’accordo ma la responsabilità” se si spacca la maggioranza “non è nostra ma di chi porta avanti temi divisivi”.

La Lega avrebbe respinto l’idea di stralciare il dossier per poi trovare una soluzione nella legge di bilancio alla Camera, i forzisti avrebbero detto no all’ipotesi di riformulare l’emendamento. Da qui l’impasse, con i leader della coalizione Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed Antonio Tajani, deputati alla ricerca della fumata bianca. In commissione Bilancio al Senato si è cominciato a votare, ma l’articolo 1 – quello più spinoso – è stato accantonato.

Al momento il rischio per la maggioranza di andare alla conta c’è: qualora i due esponenti in Commissione non partecipassero al voto, finirebbe 10 a 10 e l’emendamento non passerebbe.
Anzi un esponente dell’opposizione riferisce che dagli azzurri sarebbe arrivato l’invito alle forze politiche che non sostengono l’esecutivo di uniformarsi alla posizione di FI. Ma il tentativo in atto è quello di scongiurare il muro contro muro, anche se gli appelli arrivati da Fdi e dalla premier di abbassare i toni di litigiosità al momento non hanno portato i frutti sperati.

Fratelli d’Italia voterà sì alla conferma del taglio, riferiscono fonti parlamentari. Intanto è impasse anche sulla questione della presidenza della Rai: domani la maggioranza diserterà ancora la riunione della Commissione di Vigilanza.

Fonte: AGI – Giovanni Lamberti – 26 Novembre 2024
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Afferma Mattarella. RAI: “Il servizio pubblico essenziale per la democrazia”
Il Capo dello Stato: “Missione straordinaria, cornice di libertà, pluralismo e non spartizione”. Al via a Palazzo Giustiniani il confronto voluto dalla presidente della Commissione di Vigilanza. Floridia: “Servizio pubblico bene comune”
“In un tempo in cui la definizione del nostro orizzonte quotidiano passa attraverso algoritmi per loro natura riduttivi della realtà a visioni conflittuali, il servizio pubblico di informazione ha il dovere di proporsi come strumento che ritrae e interpreta criticamente la complessità della realtà autentica, essenziale per percorsi di partecipazione democratica”. Questo il messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inviato in occasione degli Stati generali della Rai in corso a Palazzo Giustiniani. Un appuntamento, quello su “Le sfide del servizio pubblico” nato dall’iniziativa della senatrice Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai.
Il servizio pubblico, sottolinea Mattarella, ha la “straordinaria missione di essere riconosciuto fonte affidabile per i cittadini che con il pagamento del canone lo sostengono, permanendo intatta la sua responsabilità soltanto verso di loro, per essere cornice di libertà e spazio di inclusione dove originalità, professionalità, innovazione, pluralismo e non spartizione possano continuare a dispiegarsi senza abusi”. [Omissis…]

Fonte: RaiNews – 6 Novembre 2024

COMMENTO
Il canone RAI da pagare annualmente e posto dal miserabile Matteo Renzi in bolletta é un abominio che gli Italiani meritano di pagare, come il pizzo imposto dalla mafia, perché sono degli emeriti cretini. Oltre al pagamento, i cretini subiscono pure le ossessive pubblicità dalla TV di stato, tanto il cervello é stato abbondantemente anestetizzato.

Pagare la tassa sul possesso significa essere soggetto a qualsiasi altro potenziale abuso nel prossimo futuro, esempio una tassa di possesso sul frullatore, sull’asciuga capelli, sulla carta igienica e via di questo passo, la strada é stata ormai aperta.

Nel caso specifico, pagare il canone, significa dover pagare anche se non si guarda la TV o se la usi per guardare solo i video che hai girato per il compleanno dei tuoi figli, significa riconoscersi ed accettare di essere schiavi e pagare i giornalisti indottrinatori, bugiardi e  faziosi, pagare le soubrette zoccole, i gay presentatori e gli smaniosi di potere che t’invitano a farti ammazzare con i vaccini.

Ovviamente Mediaset, che non é un’azienda di verginelle, ha tutto l’interesse affinché il canone RAI sia pagato al prezzo più alto possibile, in quasto modo possono giustificare la loro “libera scelta” di non farti pagare ma di spaccarti i maroni ed il cervello con la pubblicità ossessiva, sincronizzata su tutti i canali e ben oltre i limiti che erano previsti anni indietro. Silvio, dalla sua nuvoletta, si rivolge ai suoi eredi politici per proteggere la sua ex azienda per assicurare un futuro di lusso e denaro alla sua bisognosa prole, altrimenti come farebbero a sopravvivere?

Conclusione che Paese di “ME@@A”, le forze politiche di governo litigano per farci pagare 20 Euro in meno all’anno. Come affermava Michael Jackson in sua canzone: THEY DON’T CARE ABOUT US!!! Val. Int.

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