I paesi UE hanno segnalato 14.145 vittime di traffico di esseri umani, nel periodo compreso tra il 2017 e il 2018, di cui il 72% rappresentato da donne e ragazze. Lo riporta una relazione della Commissione europea, secondo cui l’Italia è al secondo posto nell’UE-27 per numero di vittime (1.988 persone, contro le 2.846 della Francia al primo posto).
La gran parte delle vittime in Italia (1.743) è di sesso femminile.
I bambini vittima di traffico di esseri umani rappresentano quasi un quarto del totale (il 22%) delle vittime registrate. In ogni caso il dato reale potrebbe essere molto più grande, vista l’assenza di dati coerenti e comparabili.
Più della metà (il 60%) delle vittime registrate sono state oggetto di traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale. Il 15% delle vittime sono state introdotte per altri tipi di lavoro forzato e un altro 15% per motivi di accattonaggio forzato, prelievo di organi o servitù domestica.
Circa metà delle vittime (il 49%) proviene da un altro paese UE.
Circa tre quarti dei trafficanti registrati è di sesso maschile e per la maggior parte sono cittadini UE.
Che cos’è il traffico di esseri umani?
• Il traffico di esseri umani è lo sfruttamento di persone contro la loro volontà e attraverso metodi coercitivi.
• I trafficanti sfruttano persone vulnerabili per un guadagno economico ingannandole o costringendole alla prostituzione, al lavoro forzato (come nel lavoro domestico, agricolo o delle costruzioni) o ad altre forme di sfruttamento.
• Il traffico di esseri umani rappresenta la seconda entrata dei proventi illeciti per il crimine organizzato dopo il traffico di droga (secondo le Nazioni Unite).
• (ndr Il traffico di bambini per soddisfacimento sessuale di pedofili senza scrupoili e come fonte per commercio di organi e produzione di Adrenocromo).