Cara Ilaria hai perso un’altra occasione per stare ZITTA. Ma chi credi di essere per poter pensare di penalizzare liberi cittadini che, contrari al cosiddetto vaccino Covid per se stessi, in caso di necessità devono recarsi in ospedale ? Perché dovrebbero pagare un Ticket di 2.000 Euro al giorno?
Ma se vivi e lavori in USA ma perchè NON pensi alle tue cose, lasciando gli Italiani in santa pace. Il tuo ego é smisurato, devi sempre mettere bocca nelle varie trasmissioni TV ed apparire sulla stampa italiana. Fai una grande cortesia a Noi Italiani, STAI ZITTA e NON ROMPERE i “MARRON GLACÈ” con le tue idiozie.
Ilaria Capua (Roma, 21 aprile 1966) è una veterinaria e ricercatrice in virologia, professoressa universitaria ed ex deputata dal 2013 al 2016, durante la XVII legislatura, eletta nelle liste di Scelta Civica.
Figlia di un avvocato di origine napoletana, si è laureata in medicina veterinaria all’Università di Perugia nel 1988. Nel 1991 ha conseguito la specializzazione all’Università di Pisa in Igiene e Sanità Animale. Inizia presto una carriera lavorativa presso alcuni Istituti zooprofilattici sperimentali. Nel 2007 ha ottenuto un dottorato di ricerca dall’Università di Padova.
Dal giugno del 2016 dirige un centro di ricerca presso la facoltà di medicina veterinaria dell’Università della Florida.
Dietro segnalazione dell’Agenzia delle dogane statunitense, nel 2006 il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo aprí un fascicolo d’indagine su Ilaria Capua, il marito e altri 38 indagati.
La stessa scienziata venne sentita dal magistrato nel 2007. Nel 2010 gli ispettori chiusero le indagini. Il fascicolo finì poi nel dimenticatoio, senza che il magistrato emettesse l’avviso di conclusione delle indagini preliminari
Il 4 aprile 2014 il settimanale L’Espresso, pubblicò la notizia dell’iscrizione della scienziata nel cosiddetto “registro degli indagati” per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di corruzione, abuso d’ufficio, traffico illecito di virus e epidemia Questa presunta cessione illecita di ceppi virali avrebbe avuto lo scopo di sfruttare illecitamente il brevetto DIVA e di creare un cartello nella produzione di vaccini contro l’influenza aviaria.
La dottoressa Capua querelò il settimanale per diffamazione a mezzo stampa.
Nel 2015 l’inchiesta partita da Roma venne suddivisa in tre tronconi e trasferita alle procure di Verona, Padova e Pavia Nel luglio del 2016 il Giudice dell’udienza preliminare di Verona decretò il non luogo a procedere per l’accusa di “traffico illecito di virus” perché “il fatto non sussiste” L’unico reato riscontrato dal giudice veronese, quello di tentata concussione, risultava già prescritto.
In seguito a questa vicenda, Ilaria Capua lasciò la Camera dei Deputati il 28 settembre 2016 trasferendosi in Florida.
Il procedimento per diffamazione a carico dell’autore dell’articolo de L’Espresso venne archiviato nell’aprile 2018
Fonte: Estratto liberamente da Wikipedia