La legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1 “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 261 del 21 ottobre 2020.
La legge costituzionale prevede la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi.
L’obiettivo era duplice: da un lato favorire un miglioramento del processo decisionale delle Camere per renderle più capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini e dall’altro ridurre il costo della politica (con un risparmio stimato di circa 500 milioni di euro in una Legislatura).
La riforma ha consentito all’Italia di allinearsi al resto d’Europa: l’Italia, infatti, era il paese con il numero più alto di parlamentari direttamente eletti dal popolo (945); seguono la Germania (circa 700), la Gran Bretagna (650) e la Francia (poco meno di 600).
La riduzione del numero dei parlamentari entrerà in vigore dall’inizio della prossima Legislatura e richiederà un modestissimo adeguamento della legislazione elettorale senza alcuna alterazione del sistema elettorale vigente.
Il referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020 ha confermato trionfalmente la volontà del popolo sovrano:
- 70% SI alla RIDUZIONE dei PARLAMENTARI (69,96 %)
- 30% NO alla RIDUZIONE dei PARLAMENTARI (30,04 %)
Vedi anche nostro articolo: Una volta per tutte
Secondo me è un duro colpo alla sovranità. Vero è che i politici sono corrotti, e lo si è visto con la creazione di nuove liste sono pure diventate con il tempo, pro-gov., ma il problema che nessuno vuole affrontare è che meno sono i politici, peggiore sarà la vita della repubblica, in quanto più facili da controllare.
In Germania, comunque oltre ai parlamentari al governo, ci sono pure quelli dei land, per ricordare…. In Francia oltre ai parlamentari, ci sono le liste politiche dei dipartimenti…. ecc.
La cosa che invece si doveva fare era: riduzione degli stipendi, eliminazione dei benefici (tutti), riduzione drastica dei rimborsi spese …. ma soprattutto, togliere la politica da Roma. Queste erano le cose primarie, non la riduzione dei parlamentari
Ci dispsice dirle che non siamo assolutamente d’accordo, a nostro avviso la sovranità non si mantiene lasciando un gran numero di parlamentari e il Covid-19 lo ha dimostrato. Per diventare corrotti bastano 2 persone: chi corrompe e chi si va corrompere. Immaginiamo un parlamento allargato. In più in Italia abbiamo le Regioni, Provincie che dovevavo essere abolite (ed invece crescono sempre più), Comuni, Enti locali etc etc siamo troppi.
Per quanto rguarda gli stipendi, i parlamentari guadagnao circa 100mila Euro Lordi, in realtà ciò che dovrebbe essere abolito sono: i vari privilegi e gli intrallazzi nascoti e illegali che fanno esercitando il loro potere di rappresentanti dello stato. Poi rimanere a Roma o spostarsi a Milano, Palermo, Bologna cosa cambierebbe? SONO LE TESTE CHE DEVONO CAMBIARE NON I LUOGHI!