L’Italia è un paese che fatica molto a crescere, inutile negarlo. In Italia le aziende chiudono come mosche e la colpa è sicuramente dei politici italiani che già da alcuni decenni hanno deciso di favorire la svendita delle nostre imprese gioiello.
A seguire nel 2008 la mazzata della crisi americana dei “subprime” ed ora la crisi dovuta al Covid-19. Tutto vero. Eppure in Italia c’è dell’altro. In Italia le aziende chiudono anche per altri motivi:
- Spietata concorrenza della grande distribuzione
- Mancanza improvvisa di liquidità
- Problemi fiscali
- Burocrazia asfissiante
Nel caso specifico la costante espansione della Grande Distribuzione, i prezzi sempre più competitivi di questa, rispetto alle PMI, ai commercianti ed agli artigiani, sta letteralmente uccidendo il tessuto economico che é stata la struttura portante dell’Italia.
Un esempio per tutti, la diffusione ed il potere contrattuale di Amazon che occupando una posizione dominante può determinare ed imporre le politiche commerciali, spuntare prezzi favorevoli dai produttori e decidere a piacimento i margini di guadagno sui prezzi finali.
La progressiva scomparsa di piccoli negozi e la crescente forzatura di fare acquisti online completa la distruzione del commercio.
Naturalmente il governo, in situazione di crisi sanitaria, sta facendo la sua parte per eliminare il numero esiguo di piccole imprese.
Dal 1 Febbraio 2022, infatti, il governo di scellerati rafforza l’apartheid, vietando a chi ha scelto di NON vaccinarsi, la possibilità di utilizzare servizi primari ed alcune categorie commerciali.
Senza essere economisti o scienziati le conseguenze sono facilmente prevedibili ed in questo caso Amazon, ancora una volta farà la parte del leone.
L’Italia continuerà a perdere soldi, gli artigiani e i commercianti si avvicineranno sempre più all’estinzione, la recessioni prenderà piede e l’Italia, come in programma, sarà svenduta a qualche gruppo straniero. Bravi.
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Come ammazzare definitivamente il commercio