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Le Aziende Italiane furbette, con sede in Olanda

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Si parla spesso del paese dei tulipani come un “paradiso fiscale utilizzato da furbetti“, ma le cose non stanno proprio così e ora cercheremo di spiegarlo in modo chiaro. Perché così tante aziende italiane – quasi tutte le più grandi –  hanno spostato la loro sede legale e/o fiscale in Olanda? I motivi principali sono: mantenere la maggioranza assoluta nel Cda nonostante si possegga meno del 30% delle azioni (come ci vuole in Italia),  tasse sul capital gain inferiori e possibilità di distribuire utili più alti ai soci, facilità burocratica; per quanto invece riguarda le tasse sulla produzione ( Ires 24% ed Irap 3,9%  ) quelle si continuano a pagare in Italia.

Il flusso di denaro che passa per il paese dei tulipani da parte di aziende internazionali è di circa 4,500 miliardi di euro all’anno, di cui 30 da parte dell’Italia, che vi ha domiciliato nomi del calibro di Enel, Exor, Ferrari e Mediaset. Le aziende italiane con sede in Olanda rappresentano quindi pezzi importanti del Made in Italy, occorre però capire non solo quali siano, ma quali vantaggi traggano da questa mossa.

Multinazionali domiciliate in Olanda, la situazione attuale
Molti pensano che sia un paradiso fiscale , ma non lo è (non ha segreti bancari come hanno i paradisi fiscali propriamente detti) ha solo una tassazione diversa dalla Nostra e per questo l’Olanda in rappresenta una ricca opportunità per numerose aziende di abbattere drasticamente i costi legati al fisco.

Principale zona di riferimento è il Randstad, che racchiude l’area metropolitana di Amsterdam, L’Aia, Rotterdam e Utrech. A Prins Bernhardplein, frazione a 4 chilometri dalla capitale Amsterdam, ha sede Intertrust, holding che si occupa di domiciliazione societaria. Secondo i suoi stessi dati, Intertrust cura domiciliazione e affari di circa 2,900 multinazionali, con un flusso d’introiti di circa 4,500 miliardi di euro annuali: di questi 30 sono generati dall’Italia.

Secondo le stime dell’economista Gabriel Zucman è di quasi 10 miliardi di euro la somma che entra al fisco olandese ogni anno da parte di aziende europee, mentre i restanti ricavi rimangono a esse: con 6,5 di questi spetta all’Italia.

E’ tuttavia una storia che ha inizio negli anni ’80, quando il trasferimento di sedi legali e fiscali in Olanda veniva chiamato Dutch Sandwich, favorito dai numerosi accordi tra aziende ed erario per ridurre sotto certi limiti i prelievi fiscali.

 
Le 8 principali aziende italiane con sede in Olanda (2018)

Sono molte le aziende italiane che hanno voluto stabilire la loro sede legale ( in alcuni casi anche fiscale )  nel paese dei tulipani, fruendo di aiuti economici e giovando quindi la loro produttività. Grandi nomi del Made in Italy, che devono la loro fortuna anche ad appoggi politici negli anni passati, ma che ogni anno eludono al fisco nazionale 6,5 miliardi di euro. Mentre le tasse sulla produzione rimangono nelle sedi dislocate in tutto il mondo, nelle sedi centrali restano solo quei soggetti che gestiscono le società.

Exor
Holding finanziaria della famiglia Agnelli fondata nel 1927 e che rappresenta la storia imprenditoriale della suddetta dinastia italiana, Exor si trasferisce ad Amsterdam nel 2016 e rappresenta forse la più importante delle aziende italiane con sede in Olanda: è azionista di maggioranza di FCA, Ferrari, Juventus F.C. e dei gruppi editoriali GEDI e The Economist.

FCA (Fiat Chrysler Automobiles)
Ottavo gruppo del settore automotive internazionale nato dalla fusione tra l’italiana FIAT e la statunitense Chrysler nel 2014, FCA è situato ad Amsterdam col nome Fiat Chrysler Automobiles N.V. ed è una delle società controllate di Exor; la sede legale resterà la stessa anche in caso di fusione col gruppo francese PSA.

Ferrari
Casa automotive di lusso fondata nel 1947 e simbolo indiscusso del Made in Italy nel mondo, Ferrari è proprietà di New Business Netherlands N.V., rinominata Ferrari N.V. dopo lo scorporo da FCA di gennaio 2016, restando però sotto il controllo di Exor; nel 2018 gode di agevolazioni fiscali grazie a un accordo con l’Agenzia delle Entrate.

Mediaset
Società privata di produzione televisiva italiana che rappresenta la diretta concorrenza alla statale RAI, Mediaset trasferisce la sua sede legale ad Amsterdam con l’obiettivo di creare la holding MFE (Media For Europe), rafforzando il suo controllo sulla spagnola Mediaset Espana e sulla tedesca ProsiebenSat.1 e favorendo altre alleanze internazionali; come dichiarato dal vicepresidente Pier Silvio Berlusconi manterrà però sede fiscale a Milano.

Enel
Ex ente statale dell’energia elettrica, Enel è divenuto un gruppo presente ad Amsterdam con le società finanziarie Enel Finance International N.V. e Enel Investment Holding B.V., che promuovono obbligazioni e altre forme d’investimento incentrate su produzione e distribuzione d’energia elettrica; passando al mercato libero ha annunciato il graduale abbandono del carbone.

Eni
Gruppo multinazionale fondato dallo Stato Italiano nel 1953, Eni è presente ad Amsterdam dal 1994 con la Eni International B.V. ed è attiva nei settori di petrolio, gas naturali ed energie rinnovabili, prediligendo l’economia sostenibile del comparto; dal 2020 partecipa al Carbon Disclosure Project, programma per la sostenibilità ambientale contro il cambiamento climatico.

Saipem
Società controllata al 30% da Eni, Saipem controlla con la Saipem International B.V.  30 società dell’ex gruppo statale impegnate nella costruzione di gasdotti, oleodotti e infrastrutture per la ricerca di giacimenti di idrocarburi.

Cementir
Multinazionale italiana di produzione e distribuzione di cemento e calcestruzzo, Cementir fa parte del Gruppo Caltagirone e si trasferisce in Olanda nel 2019, con l’obiettivo di mantenere il controllo aziendale del presidente Francesco Caltagirone davanti eventuali acquisizioni; esportando in tutto il mondo, presenta impianti in Turchia, Scandinavia, Stati Uniti ed Estremo Oriente.

[Omissis …]

Fonte: Economia Italia – 20 Luglio 2020

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