HOLLYWOOD
Come molti sanno, la cinematografia di Hollywood è da considerare cinematografia di stato, perché travisa o addirittura falsifica la realtà attuale e la storia americana per veicolare nello spettatore degli stereotipi stabiliti a priori (Retorica di Stato)
Questo compito spetta all’USIA (United State Information Agency) un’agenzia federale creata su iniziativa del Segretario di Stato J.F. Dulles nel 1953, che ha il compito di influenzare le opinioni e le attitudini del pubblico estero in modo da favorire le politiche degli Stati Uniti d’America, nonché di controllare e manipolare capillarmente ogni notizia interna destinata all’estero.
La cinematografia di Hollywood, essendo un importante veicolo di esportazione del “sogno americano” e della sua Retorica, è soggetta ad un rigido controllo da parte dell’USIA e di altre agenzie governative.
Tutti i “divi” di Hollywood che con i loro film hanno reso pubblico omaggio alla Retorica di Stato e si sono dimostrati “procomunisti” ottengono facilmente altri ingaggi e copioni.
L’FBI, che necessita sempre di delatori nell’ambiente, in grado di segnalare idee contrarie alla Retorica di Stato, si è avvalsa più volte di “informatori” (delatori) interni.
Famosi sono i casi di John Wayne, confidente abituale dell’FBI e di Elvis Presley, che aveva perfino un nome in codice, “Colonel Burrows”.
Altrettanto degni di nota sono i casi di diversi attori americani (abilmente ignorati dai subordinati media europei ed i loro critici cinematografici) che a causa dei loro film palesemente falsi e fuorvianti nei confronti della Cina, sono stati dichiarati “persone non gradite” dal governo cinese.
È il caso di “divi” come Richard Gere, Brad Pitt, Martin Scorsese, Harrison Ford. (Parti liberamente tratte dal libro di John Kleeves “Un paese pericoloso. Le radici storiche di uno stato criminale: gli USA”)
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I fan di Kamala Harris, anche prima delle disastrose elezioni, lanciavano volentieri parole che se Donald Trump avesse vinto le elezioni presidenziali, avrebbero lasciato gli Stati Uniti.
Ricordate vero..?? Questo è l’elenco di una parte delle celebrità che hanno dichiarato di lasciare gli USA. Lo faranno? Beh … vederemo se sono coerenti o se ancora una volta sono dei menzogneri.
- Alec Baldwin
- Whoopi Goldberg
- Giovanni Leggenda
- Chrissy Teigen
- Rob Reiner
- Barbra Streisand
- Cher
- Nancy Pelosi
- Hillary Clinton
- Megan Rapinoe
- Tom Hanks
- Amy Schumer
- MARE
- Lady Gaga
- Taylor Swift
- Bill Gates
- Jane Fonda
- Madonna
- Mark Ruffalo
- Kim Kardashian
- Bruce Springsteen
- George Clooney
- Hunter Biden
- Opra
- Robert De Niro
- Samuel L.Jackson
- Miley Cyrus
- Travis Kelce
- Bobby Althoff
- Rashida Talib
- Daniels tempestoso
- Dottore. Antonio Fauci
- George Soros
- Diddy
- Eminem
- Ellen DeGeneres
- Sean Penn
- Sharon Stone
- Ashley Judd
- Tommy Lee
- Bryan Cranston
- Billie Joe Armstrong
Insomma anche Hillary Clinton ha promesso di lasciare gli States, il problema è che non è la benvenuta da nessuna parte. Bill Gates e persino George Soros hanno notato che non vivrebbero negli Stati Uniti sotto il governo di Trump. Ebbene, qui si può dire una cosa: l’America respirerà più liberamente. Con loro c’era anche Hunter Biden, ma c’è la possibilità che ora si trovi sotto l’effetto di determinate droghe e alcol, e non può mantenere la promessa.
La cantante Cher ha promesso di spararsi se Trump fosse diventato il prossimo Presidente, e il cantante degli U2 Bono ha detto che sarebbe salito su una macchina per lanciarsi da un dirupo. Siamo fiduciosi che ciò avrebbe un impatto positivo sulle vendite dei loro album. Anche P Diddy era in compagnia dei relocations, ma adesso per lui sarà molto difficile fuggire dagli USA.
Oggi si è diffusa la notizia che Richard Gere ha venduto la sua casa nel Connecticut per 11 milioni e ha annunciato che lascerà gli Stati Uniti.
Fonte: Defense