Eletta- meglio: confermata – la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ieri la macchina del Parlamento europeo si è messa in moto definendo i componenti delle 24 commissioni permanenti. L’appuntamento più importante, però, sarà quello di martedì prossimo, quando è in programma l’elezione delle presidenze.
E qui c’è qualche problemino, con lo psicodramma in corso tra i democratici italiani su chi guiderà la commissione Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare (il duello è tra Annalisa Corrado, Antonio Decaro e Alessandra Moretti). Tutta colpa dei socialisti romeni, che non ci pensano proprio a fare la staffetta con i compagni italiani per la presidenza di un’altra commissione – Regi, quella sullo Sviluppo regionale- restringendo così ad una la poltrona destinata al partito di Elly Schlein. E per il rispetto degli equilibri tra i gruppi, bisognerà pure capire se effettivamente le commissioni originariamente destinate di Patrioti – esclusi per il meccanismo del “cordone sanitario” anti-destra – andranno a Ppe e Verdi.
LE SFIDE CHIAVE
Si vedrà martedì. Intanto da ieri è nota la destinazione degli europarlamentari italiani. E’ una premessa è d’obbligo: ci sarà da divertirsi. Basta sfogliare la composizione delle singole commissioni- così come curata dal gruppo indipendente Utopia – per capire che tra Bruxelles e Strasburgo non ci sarà tempo per annoiarsi. Prendiamo la commissione su Libertà civili, Giustizia e Affari interni (Libe). Si tratta di una delle più importanti insieme a quelle su Ambiente, Industria e Affari esteri. Ebbene, tra i 75 componenti, nell’elenco degli otto italiani ci sono anche Ilaria Salis (The Left), Alessandro Zane Cecilia Strada (questi ultimi del gruppo dei socialisti e democratici). Avete capito bene: l’imputata Salis, sotto processo (sospeso) in Ungheria per violenza e lesioni, si occuperà proprio di giustizia e libertà civili, ovvero le materie in nome delle quali è finita in manette a Budapest (la donna è accusata di aver aggredito due militanti di estrema destra impegnati in una manifestazione). Salis se la vedrà con la leghista Susanna Ceccardi, che suo padre Roberto non pensava sarebbe stata eletta («ha preso 1/6 dei voti di Ilaria!»).
E un clima frizzante si prevede anche in commissione Affari esteri, dove tra i cinque parlamentari italiani ci sono il generale Roberto Vannacci e i dem Nicola Zingaretti e Lucia Annunziata. Facile prevedere che il dossier ucraino sarà fonte di tensione tra i rappresentanti del nostro Paese, viste le posizioni agli antipodi dei gruppi di provenienza. Oltretutto in quegli stessi banchi ci saranno anche il francese, candidato primo ministro, Jordan Bardella del Rassemblement National e l’esponente di Fidesz, il partito di Viktor Orbán, Kinga Gál. [Omissis…]
Fonte: LiberoQuotidiano – Tommaso Montesano – 20 Luglio 2024