Italiador Condividi le meraviglie della tua Italia
Se sei una sgualdrinella o un gay probabilmente potrai fare carriera in TV o al cinema. Per diventare una celebrità devi DONARE. Devi donare generosamente il tuo corpo, devi far gioire qualche maiale erotomane, devi sottostare alle sue perversioni e con buona probabilità guadagnerai dei bei soldi, invidia e popolarità. Ma attenzione perché questa manfrina ha un ciclo di vita naturale, chiamiamolo ricambio generazionale. Si perché, i dirigenti pervertiti del mondo dell’intrattenimento cercano sempre “ciccia fresca”, perciò anche se sei la più bella gnocca del momento, devi considerare che prima o poi sarai messa da parte e sostituita con le più giovani rampanti, volenterose e disponibili ai giochini erotici.
Hollywood ha fatto scuola per oltre un secolo, l’Italia in piccolo, non é mai stata da meno. Ad esempio, pigmaglioni con la passione per le minorenni, sono riusciti a far nascere la sindrome di Stoccolma, le minorenni “comprate e sfruttate”, alla fine erano pure innamorate del loro protettore e sfruttatore, ne hanno esaltato virtù e pregi, senza capire poi da adulte, che erano vittime.
Negli anni ’80 e ’90 a Roma circolava la voce di un certo regista ed autore della TV, noto maiale, che apparentemente amava girare video privati quando s’intratteneva con le sue amiche minorenni, per dimostrare in caso di controversie con la giustizia, che le sue amanti anche se minorenni, erano consenzienti. Il porco post mortem é ancora stimato e riverito. Ovviamente le ragazzine erano consenzienti, in funzione della speranza di fare carriera in TV, come poi é accaduto per la maggior parte di loro. Le più “volenterose”. Starlet, pin-up, show girl, omosessuali, devono diventare tutti/e donatrici seriali, altrimenti non si fa carriera. Poi, quando i segni del tempo cominciano a comparire, le celebrità vengono dimenticate e sostituite.
Alla luce di quanto esposto, abbiamo finalmente anche capito perché la qualità degli spettacoli, dei film in Italia sia così terribile. Gli attori, i cantanti ed in generale i protagonisti del mondo dello spettacolo nostrano, sono infimi, e parliamo dello scenario degli ultimi 40 anni almeno.
Nessun talento, nessuna scuola o preparazione per conquistare meritatamente il palcoscenico, solo popolarità a fronte di “commercio di organi”.
Film di bassa qualità, cine panettoni che fanno solo vomitare, attori ed attrici insulse, tutti/e auto convintesi di possedere capacità interpretative e grandi talenti.
Le vecchie glorie italiane e d’importazione degli anni ’70 e ’80 hanno avuto un pizzico di popolarità, ma hanno dovuto mettere in mostra: cosce, tette e culi, non potevano fare altro e la cosa più buffa é che tuttora, dopo la caduta nel baratro, si sentono orgogliosamente artiste, senza sapere che sono delle pure nullità. Val. In.
