Video – Ornella Mariani espone il suo punto di vista su Luigi Di Maio
Nel corso di una passata intervista, l’attuale Ministro degli Esteri ha toccato diversi punti dell’attualità politica, dalla scelta del Premier Conte alla guida del Governo fino al nodo turismo, dalle tasse alla riforma fiscale fino al Recovery Fund.
Eppure a far più notizia è sempre quel dato riportato alle origini della vita pubblica di Luigi Di Maio: il “bibitaro” del San Paolo.
L’ex leader M5s oltre a smentire di aver fatto quel lavoro (accoglieva i vip in tribuna stampa, faceva lo steward nel senso più pieno del termine insomma) ritorna sulle critiche ricevute per un lavoro “umile” nel suo passato prima di entrare in politica: «Fare il manovale, il cameriere, sono esperienze che ti forgiano.
Come si dice dalle mie parti, saper campare te lo insegna il lavoro». Infine ancora Di Maio, rispondendo alle varie critiche e «carognate subite» per il fatto del bibitaro ha ricordato come «vi sono state molte notizie false inventate sul mio conto.
Usare il lavoro umile come offesa è una carognata per i tanti i ragazzi che fanno lavori umili».
Caro Di Maio, quì il tema non é aver svolto lavori “umili”, il vero tema tanto per fare un esempio, é che non puoi fare “da zero a 100 in 5 secondi”, neanche fossi una Ferrari.
Per svolgere adeguatamente il servizio di ministro si deve arrivare per gradi, attraverso una serie di esperienze consolidate, per poi giungere dopo anni di ottimo lavoro a ricoprire l’incarico.
NON é pensabile che uno passi da un’attività semplice, individuale, dipendente e senza responsabilità e fare il ministro o il primo ministro, in un arco di tempo lavorativo assai limitato e poco significativo.
È necessario fare la gavetta, studiare, ascoltare, imparare con la propria testa, dimostrare di saper fare e poi assumersi la responsabilità del posto di comando.
Non é sufficiente atteggiarsi, con i compagni di merenda, a statista e giocare con la vita degli Italiani. È più chiaro ora?