Ora il paese è guidato dal capitano Ibrahim Traoré. I confini sarebbero stati chiusi. I reparti armati hanno anche circondato il quartier generale della stazione televisiva e radiofonica RTB
Appena otto mesi dopo l’ultimo golpe i militari hanno organizzato un nuovo colpo di stato nel Burkina Faso in Africa occidentale. Secondo i media locali, nella serata di ieri il presidente, il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, è stato sollevato dalle sue funzioni: lo hanno comunicato i nuovi governanti in un discorso tenuto alla televisione di stato RTB. Il Burkina Faso è ora guidato dal capitano Ibrahim Traoré delle forze armate del Burkinabe, è stato spiegato . Secondo quanto riferito, il parlamento ad interim è stato sciolto e la costituzione sospesa: i confini del paese sarebbero stati chiusi per il momento, con un coprifuoco imposto fino alle 5 del mattino.
Il precedente presidente Denimba aveva detto nelle scorse ore che stava conducendo trattative con i suoi “fratelli” delle forze armate e aveva invitato la popolazione a mantenere la calma. Sin dalle prime ore del mattino peraltro erano stati visti gruppi di soldati in posizioni centrali nella capitale Ouagadougou: i militari avevano anche bloccato l’accesso al Palazzo Presidenziale mentre in serata si sono sentiti degli spari nella capitale. I reparti armati hanno anche circondato il quartier generale della stazione televisiva e radiofonica RTB.
A gennaio scorso i militari avevano preso il potere, annunciando di voler dare maggiore sicurezza a un paese che vede una situazione politica e umanitaria instabile da molti anni. Gruppi armati, alcuni dei quali appartenenti al gruppo terroristico Stato islamico o alla rete terroristica di Al-Qaeda, sono attivi nell’area così come nei vicini Mali e Niger. Nonostante i ricchi giacimenti d’oro, il Burkina Faso soffre da tempo le conseguenze di siccità e carestie. La situazione della sicurezza è recentemente peggiorata, mettendo sotto pressione il governo di transizione guidato da Damiba. A settembre si sono verificati due gravi attacchi ai convogli di rifornimenti nel nord del Paese, che hanno provocato la morte di decine di soldati e civili.
Ansa – 1 Ottobre 2022