La procura milanese contesta di aver condizionato, a vario titolo, due concorsi per altrettanti posti per la cattedra di Urologia agli ospedali San Paolo e San Donato.
Non potendo escludere una ragionevole previsione di condanna il gup di Milano Cristian Mariani ha mandato a processo il rettore dell’Università Statale, Elio Franzini, e l’omologo dell’Università Vita-Salute del San Raffaele, Enrico Gherlone, a cui la procura di Milano contesta di aver condizionato, a vario titolo, due concorsi per altrettanti posti per la cattedra di Urologia agli ospedali San Paolo e San Donato. Il processo inizierà il prossimo 5 luglio 2023.
L’inchiesta milanese dei pm Carlo Scalas e Eugenia Bianca Maria Baj Macario nasce da uno stralcio di quella più ampia di Firenze su una presunta concorsopoli con 39 docenti indagati in tutta Italia. In particolare, al centro dei due bandi milanesi pilotati ci sarebbe Marco Carini, urologo dell’università fiorentina e componente delle due commissioni giudicatrici. È lui che si sarebbe impegnato per «condurre entrambe le procedure selettive in favore di vincitori predeterminati». Al San Paolo il docente Bernardo Maria Cesare Rocco, spinto dallo stesso Carini e al San Donato Luca Carmignani “sponsorizzato” da Francesco Montorsi, professore ordinario dell’Università Vita-Salute San Raffaele.
In questa doppia partita di nomine sarebbero poi entrati i rettori dei due atenei: Franzini – secondo l’accusa – venuto a conoscenza che Montorsi e un altro professore «non avevano ancora ritirato la loro candidatura» per la cattedra all’ospedale San Paolo, «contattava il rettore Gherlone perché quest’ultimo intervenisse per far rispettare i patti». Un intervento che si sarebbe manifestato quando Gherlone «convocava Montorsi e determinava la revoca delle domande» dei due candidati «nel giro di qualche ora».
[Omissis …]
Fonte: LaStampa – Andrea Siravo – 26 Aprile 2023