Nuova legge: Chi imbratta un monumento paga (e poi magari va in galera) - Italiador
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Nuova legge: Chi imbratta un monumento paga (e poi magari va in galera)

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Il patrimonio principale dell’Italia é l’Arte di ogni tipo. Potremmo immaginare la seguente proporzione: “il Petrolio sta al medio Oriente come le Opere d’Arte stanno all’Italia”. L’Arte é la nostra ricchezza, la ricchezza di tutti i cittadini e NON é tollerabile che qualche esaltato/a in nome di presunte lotte o forse in preda a condizionamenti possano distruggere impunemente il nostro patrimonio. Queste “signore e signori” devono pagare in tutti sensi, pagare il ripristino dell’opera, la mula e la galera per alcuni anni senza ma e senza sconti. Forse si potrebbe prevedere addirittura, il taglio di una mano come promemoria, come si usa nei paesi arabi in caso di furto. Per ora accontentiamoci della nuova legge che il governo sta varando, é un primo passo.

Val. In.

Chi imbratta o rovina un monumento un’opera d’arte o un edificio storico paga. Per la precisione, da 10.000 a 60.000 euro. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante “Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Il provvedimento arriva dopo le ultime iniziative di attivisti, in particolare quelli di Ultima Generazione, con azioni a Firenze e a Roma: nel mirino Palazzo Vecchio e la Barcaccia, la fontana di Piazza di Spagna.

“Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale”, afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine del Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno di legge da lui proposto dal titolo ‘Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici’.

“Secondo i dati che mi sono stati forniti dalla Soprintendenza Speciale di Roma – riferisce il titolare del Mic – il ripristino della facciata del Senato è costato 40.000 euro. Ebbene, chi danneggia deve pagare in prima persona. A seconda della gravità della fattispecie, si va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 60.000 euro. Tali somme si aggiungono a quelle cui verranno eventualmente condannati a pagare i trasgressori in sede penale o civile. Si tratta, infatti, di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali”, ricorda il ministro Sangiuliano.

Adnkronos – 11 Aprile 2023

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