Pedofilia a Latina, video e foto hard sequestrati in una chiesa - Italiador
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Pedofilia a Latina, video e foto hard sequestrati in una chiesa

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Foto di repertorio

Indagini complesse dopo il blitz in una chiesa del capoluogo pontino. Indagine aperta dopo l’arresto del prof di religione Alessandro Frateschi.
Gli investigatori scavano nei contatti, sia reali che virtuali, tra le persone coinvolte nella rete di pedofili sulla quale indaga la Procura di Roma. Nei giorni scorsi gli uomini della polizia giudiziaria hanno sequestrato materiale informatico in una chiesa di Latina, eseguendo un provvedimento emesso nell’ambito dell’indagine sulla diffusione di materiale pedopornografico. L’inchiesta è coperta dal più stretto riserbo, ma è evidente che l’attenzione è concentrata sul territorio di Latina e provincia. Tutto è nato dall’indagine su Alessandro Frateschi, l’ex insegnante di religione arrestato grazie alle denunce di alcuni studenti del liceo Majorana che hanno raccontato gli abusi subiti, anche durante l’orario di lezione. L’inchiesta ha portato i magistrati a scandagliare la vita di Frateschi, anche attraverso l’analisi tecnica di tutti i dispositivi che utilizzava: smartphone, pc, tablet e account social dove era particolarmente attivo.

Un lavoro lungo e certosino, affidato a tecnici informatici esperti, che ha portato a individuare, tra migliaia di file, anche alcuni video pornografici in cui si vede un prete in maniera abbastanza nitida. Queste immagini sarebbero state mostrate a una delle vittime degli abusi sessuali, così come riportato nella denuncia presentata da un ragazzo minorenne all’epoca dei fatti. Una delle attività in cui sono impegnati gli investigatori è proprio quella di identificare i protagonisti dei video, sia gli uomini vestiti da prete, sia i minorenni che compaiono con il volto oscurato. Bisognerà anche stabilire chi ha registrato i video, se provengono da altri luoghi o se sono stati realizzati a Latina o in provincia.

Il sospetto, in quest’ultimo caso, è che le vittime siano ancora tutte da identificare e dunque potrebbero essere più numerose rispetto a quelle individuate fino ad oggi dagli investigatori. Da stabilire anche l’origine e la destinazione dei video e delle fotografie, non si esclude infatti che il materiale sia stato inserito in una rete di pedopornografia che potrebbe avere dimensioni notevoli, andando ben oltre i confini provinciali.

Su questi aspetti sta indagando, per competenza, la Procura di Roma mentre sui singoli episodi contestati ad Alessandro Frateschi (al momento 5) ha indagato la Procura di Latina: l’udienza preliminare è fissata per il primo febbraio 2024, quando il 50enne comparirà davanti al giudice Mario La Rosa. Intanto gli investigatori scavano nell’ambiente ecclesiastico per individuare eventuali altri episodi di abusi.

Fonte: IlMessaggero – Marco Cusumano – 14 Dicembre 2023

 

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