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RAI – Una banda di incapaci raccomandati

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L’amministratore delegato di viale Mazzini ha ottenuto 6 voti positivi su sette per quanto riguarda il bilancio e i palinsesti estivi, che per la prima volta non saranno gestiti verticalmente dai direttori di rete.

Se l’approvazione del budget 2022, a metà gennaio, aveva visto un consiglio di amministrazione della Rai spaccato, con quattro voti a favore e tre voti contro, ora il clima ai vertici di viale Mazzini sembra invece migliorato. E sia l’aggiornamento delle previsioni economiche dell’esercizio in corso, sia le proposte per i palinsesti della prossima estate, hanno ricevuto il via libera con sei voti positivi su sette da parte del CDA. Come è noto l’amministratore delegato Carlo Fuortes ha già preso l’impegno di chiudere il 2022 con un bilancio in equilibrio, per invertire la rotta dei deficit accumulati invece nell’ultimo triennio.

Un obiettivo non semplice, in un anno nel quale la Rai ha dovuto sopportare rilevanti investimenti legati al processo di riassetto delle frequenze televisive, poi le spese extra per le Olimpiadi invernali di Pechino, e soprattutto i 180 milioni di euro versati per i diritti tv esclusivi dei Mondiali di calcio in Qatar (21 novembre-18 dicembre 2022). Un vero azzardo, tenuto conto che la presenza della Nazionale italiana è fallita.

Sul fronte ricavi ci sono pure gli impatti negativi legati alle nuove regole sugli affollamenti, anche se il recente Festival di Sanremo è stato un vero successo con il boom a 42 milioni di euro di raccolta. Una boccata di ossigeno potrebbe comunque arrivare dalla cessione di quote di Rai Way, con incassi che potrebbero superare i 500 milioni di euro. È per questo che Fuortes sta provando a impostare una gestione di grande rigore dal lato costi, evitando al massimo gli sprechi.

Fonte: ItaliaOggi – Claudio Plazzotta.

P.S. Complimenti alla RAI che oltre a fornire programmi discutibili e faziosi, in virtù della forte lottizzazione dei partiti, non riesce a far quadrare i bilanci neanche con la truffa del canone obbligatorio.

Noi cittadini dovremmo poter scegliere se guardare la RAI senza l’obbligo del canone, basterebbe abbinare l’abbonamento mensile ad una tessera tipo Pay TV e lasciare in chiaro solo i TG per ragioni di servizio pubblico. (anche se noi ne facciamo volentieri a meno già da anni)

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