Ratzinger, caos per l'eredità: gli eredi potrebbero dover risarcire una vittima di abusi - Italiador
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Ratzinger, caos per l’eredità: gli eredi potrebbero dover risarcire una vittima di abusi

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Città del Vaticano – L’eredità di Joseph Ratzinger, a cinque mesi dalla morte, si sta rivelando un garbuglio legale, decisamente più complicato del previsto per via delle conseguenze per i beneficiari. I cinque lontani cugini bavaresi individuati dall’esecutore testamentario, monsignor Georg Gaenwein, se dovessero accettare l’eredità e dividersi una certa somma in parti uguali potrebbero ereditare le eventuali spese per il risarcimento di una vittima di abusi. In un tribunale tedesco è in corso una causa intentata da una vittima di un prete in cui è citato, oltre alla diocesi di Monaco, anche l’ex pontefice che fino al 1982 fu arcivescovo del capoluogo bavarese. Proprio in questi giorni uno dei cinque cugini, una signora di 88 anni, ha fatto sapere di non essere affatto interessata al lascito secondo quanto hanno riferito la agenzia KNA e radio Deutschlandfunk.

I parenti
Ogni parente del pontefice defunto era stato informato della situazione dall’esecutore testamentario e della esistenza di una causa civile pendente presso il tribunale regionale di Traunstein contro l’allora cardinale Ratzinger.

Secondo quanto disposto dalle norme che regolano la successione se avessero accettato l’eredità automaticamente avrebbero eventualmente dovuto rispondere in tribunale al posto di Ratzinger.

La causa civile in questione fa parte di una vecchia vicenda che ha come protagonista un uomo che sostiene di essere stato abusato da un sacerdote di nome Peter H. Questo prete fu trasferito a Monaco nel 1980 quando Ratzinger era ancora arcivescovo. Nella causa è citato anche il cardinale che gli succedette a Monaco dopo che nel 1982 Ratzinger fu chiamato a Roma da Wojtyla a lavorare in curia. Il prete abusatore fu in seguito condannato per abusi dal tribunale di Ebersberg.

La vicenda giudiziaria
Il 20 giugno ci sarà l’udienza in tribunale e se il defunto Ratzinger dovesse essere ritenuto responsabile al pari del suo successore e della diocesi, gli eredi potrebbero essere chiamati a risarcire. L’avvocato della vittima che ha fatto causa, Andreas Schulz, ha affermato che se nessuno dei cugini di Ratzinger dovesse accettare l’eredità, il denaro passerebbe allo Stato ed è anche per questo che dubita che gli eredi verranno identificati entro il 20 giugno. L’udienza era già stata rinviata una volta a causa della situazione ereditaria complicata e poco chiara.

In ogni caso il tribunale ha fatto sapere che se nessuno dei potenziali eredi dovesse accettare l’eredità, il procedimento contro il Papa emerito «verrebbe chiuso, e avrebbe conseguenze solo per  gli altri imputati». Mentre l’arcidiocesi di Monaco e Frisinga si è detta disposta a «pagare un risarcimento adeguato in riconoscimento delle sofferenze del querelante e a trovare una soluzione appropriata per le richieste di danni».

Fonte: Il Messaggero – Franca Giansoldati –  1 Giugno 2023

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