Kiev fuori dalla Nato, nessun militare straniero in Ucraina e il riconoscimento internazionale della Crimea e di quattro province ucraine come territorio russo. Sarebbero queste le tre richieste che la Russia ha sottoposto agli Stati Uniti per accettare l’accordo di 30 giorni di tregua che funzionari americani hanno concordato con gli ucraini martedì a Gedda, in Arabia Saudita. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti citando la Reuters.
Le quattro province di cui la Russia vorrebbe il riconoscimento come proprio territorio sono quelle di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia. Le richieste presentate da Mosca porterebbero, oltre alla tregua, anche alla ripresa delle relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti, precisano le fonti. Intanto il presidente russo Vladimir Putin “potrebbe avere un colloquio telefonico internazionale più tardi, in serata”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov senza specificare l’interlocutore di Putin e mentre crescono le aspettative per il via libera all’accordo per una tregua di trenta giorni raggiunto a Gedda martedì tra funzionari ucraini e americani. Sul fronte della battaglia invece l’esercito russo ha annunciato di aver ripreso il controllo su Sudzha, la più grande città della regione di Kursk occupata dall’ Ucraina durante la sua controffensiva a sorpresa nell’agosto dell’anno scorso. “Durante le operazioni offensive, le unità del gruppo militare del Nord hanno liberato gli insediamenti di Melovaya, Podol e Sudzha”, si legge nel rapporto del ministero della Difesa russo.
Fonte: LiberoQuotidiano – 13 Marzo 2025