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Segreto di Stato sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro per Covid-19

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La parola fine sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro l’ha messa nella giornata di martedì 12 aprile 2022 il Consiglio di Stato: i magistrati  Luigi Maruotti e Giovanni Pescatore , dopo aver letto la relazione firmata dal capo della Polizia, si sono convinti delle “rilevanti e apprezzabili esigenze di riservatezza” invocate dal Ministero dell’Interno. 

Lo Stato, dunque, non deve rivelare per quale motivo decise di inviare 400 militari all’imbocco della Val Seriana tra il 5 e l’8 marzo 2020, prima di richiamarli senza mai istituire la zona rossa come avvenne invece nei primi Comuni colpiti nel Lodigiano.   Il Consiglio di Stato sposa quindi la linea del Governo, attribuendo all’iniziativa un carattere militare: per contrastare il Covid – si legge – “sono stati impiegati gli stessi contingenti di Forze armate addetti all’operazione ‘Strade Sicure’, il cui utilizzo “è stato disposto in attuazione delle direttive generali di pianificazione annuale, in relazione alle quali sussiste un’esigenza di riservatezza volta a secretare le linee della programmazione strategica di impiego delle risorse umane e strumentali”. 

Una posizione che di fatto nega l’accesso ai documenti di quei giorni e la possibilità di avere una spiegazione ufficiale come richiesto dall’Agenzia di stampa italiana: è l’ultimo atto di un anno e mezzo di pronunce opposte da parte della giustizia amministrativa: l’invio di “unità aggiuntive in determinati territori dei comuni della Bergamasca è stato rimesso alla programmazione generale annuale e alla disciplina ordinaria, sicché la richiesta di accesso andrebbe di fatto a investire un livello di programmazione strategica di più vasta portata e, come tale, inattingibile da un livello di acquisizione parziale”. 

“L’autorità giudiziaria avrebbe dovuto spiegare perché l’operazione di contenimento del virus sia correlata con ‘Strade Sicure contro la criminalità organizzata’, a noi rimane incomprensibile — commenta l’avvocato Consuelo Locati, a difesa dei parenti delle vittime del Covid —. Avrebbe dovuto chiarire perché questa correlazione sia applicabile solo ai comuni della Bergamasca e non sia stata ravvisata nel Lodigiano. Negare la fruibilità di atti che hanno avuto un impatto devastante sui cittadini dei territori bergamaschi per una ragione che ci appare permanere inconferente rispetto alla richiesta, ancora una volta lascia l’amaro in bocca a chi da due anni chiede trasparenza, verità e giustizia”.    

“Marzo 2020 c’erano persone che morivano per una malattia misteriosa. Ho offerto di fare analisi delle autopsie. Offerta prima accettata dall’ospedale di Bergamo poi rifiutata.
Ho offerto di fare analisi ugualmente di microscopia elettronica a scansione e microanalisi a raggi X per quei medici stranieri che erano riusciti a fare delle autopsie. A nessuno è interessato.
Ho offerto di fare analisi ai reperti chirurgici di Fedez, persona giovane con una patologia importante. Nessuna risposta.
Sto offrendo di fare analisi per quei bimbi affetti da un’epatite di nuova generazione. Speriamo qualcuno risponda e che a qualcuno importi di quei bimbi.
A qualcuno sovviene che siamo nell’era delle nanotecnologie? Se non si vanno a vedere questi tessuti ad alto ingrandimento non si risolve niente.”
Dr. Antonietta Gatti

 

 

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One comment

  1. Edoardo Fumagalli

    E si…. tanto nella bergamasca ci sono solo muli da lavoro. Lo dice uno che è nato e vissuto 30 anni. E non vi dico altro.

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