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“Smart Dust” la tecnologia avanzata per nano dispositivi wireless

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La “Smart Dust” é una tecnologia avanzata a tal punto da creare dei dispositivi wireless piccolissimi, come un granello di polvere, da cui viene il nome. Dai primi computer enormi, macchine complesse che occupavano intere stanze, all’internet delle cose: la Smart Dust, ovvero polvere intelligente, irromperà nelle nostre vite con lo stesso effetto avuto da smartphone, tablet e smart speaker.

La Smart Dust é oggetto di attenzione e sviluppo da parte di grandi aziende fin dal 1992, tra i nomi principali troviamo General Electric, Cargill, IBM, Cisco Systems: tutte queste aziende, ma non solo, hanno già da tempo avviato gli investimenti nella ricerca e nell’applicazione di questo tipo di tecnologia, guardando alla Smart Dust come uno strumento importante per l’economia mondiale.

Smart Dust: cos’è e a cosa serve
Una Smart Dust è dotata di sensori di miniatura, MEMS, in grado rilevare qualsiasi cosa che va dalla luce, alle vibrazioni, fino alla temperatura nell’aria: grazie a un’incredibile quantità di energia racchiusa nelle sue dimensioni ridotte, i MEMS riescono a combinare una rapida elaborazione dati e comunicazione via wireless anche in uno spazio minuscolo, di pochi millimetri.

Dimensioni talmente ridotte da permettergli di fluttuare nell’aria e di passare anche inosservati.

Cosa può fare una Smart Dust?
Nell’ordine:
• raccogliere dati tra cui suoni, umidità, accelerazione, stress, pressione e altro attraverso i sensori;
• conservare questi dati in memoria;
• trasmettere i dati raccolti via wireless ad altre Smart Dust o dispositivi tecnologici nelle vicinanze o via cloud.

Come vengono utilizzate le Smart Dust
Tra gli usi possibili abbiamo:
• agricoltura, monitorare le colture su una scala senza precedenti per determinare esigenze di irrigazione, fertilizzazione e controllo dei parassiti;
• controllo delle apparecchiature;
• individuare punti deboli e di corrosione prima di eventuali guasti;
• monitoraggio di persone e prodotti via wireless per motivi di sicurezza;
• applicazioni nel sistema sanitario per diagnosi a distanza, interventi senza chirurgia, sostegno a persone con disabilità rendendo accessibili una serie di strumenti che li aiutando a vivere in modo indipendente.

Sorprendente in questo senso l’uso sperimentale fatto dai ricercatori dell’Università di Berkeley che ha testato un sistema da spruzzare direttamente nel cervello umano per fornire feeback e risposte su uno degli organi più importanti del nostro corpo.
Smart Dust: svantaggi e lati negativi
Nonostante i lati promettenti, sono molte le preoccupazioni da tenere conto su un’adozione in larga scala delle Smart Dust. Tra i principali lati negativi abbiamo:

Privacy
Al primo posto non poteva che esserci lei, la privacy (una componente al centro dell’attenzione degli utenti e, allo stesso tempo, spesso ignorata). Le Smart Dust, con i suoi componenti microscopici, possono registrare qualsiasi cosa programmata per la registrazione e le loro dimensioni sono di conseguenza difficili da rilevare. Immaginate i risvolti negativi nel caso questa tecnologia dovesse cadere nelle mani sbagliate.

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