AGI – Nel 2024 i super ricchi in Italia sono diventati 62, in crescita rispetto ai 56 dell’anno prima. Il 41,9% di loro è composto da miliardari di prima generazione. Lo certifica Ubs nel suo Billionaire Ambitions Report, giunto alla decima edizione, che analizza il patrimonio di oltre 2.500 miliardari in tutto il mondo. Tra il 2015 e il 2024, la ricchezza complessiva dei miliardari a livello globale è più che raddoppiata, aumentando del 121%, con un passaggio da 6.300 a 14.000 miliardi di dollari.
Nello stesso periodo, la rosa di super ricchi è cresciuta più della metà, passando da 1.757 a 2.682 unità. Il picco è stato raggiunto nel 2021, con 2.686 miliardari. Da allora, il dato è rimasto invariato. L’impatto del dinamismo e del consolidamento della comunità dei grandi imprenditori cinesi, sottolinea il report Ubs, è stato evidente. Dal 2015 al 2020, il patrimonio dei miliardari a livello globale ha registrato un incremento a un tasso annuale del 10%.
La ricchezza dei miliardari cinesi è più che raddoppiata dal 2015 al 2020, con un incremento del 137,6%, da 887,3 miliardi di dollari a 2.100 miliardi di dollari. Successivamente, è scesa del 16% a 1.800 miliardi di dollari, mentre la rosa complessiva dei super ricchi è rimasta stabile. Al contrario, la ricchezza dei miliardari nordamericani ha continuato ad aumentare. In Europa occidentale, la ricchezza accumulata ha subito un lieve rallentamento a partire dal 2020, tra la pandemia di Covid, conflitti e un contesto di tassi d’interesse più elevati.
Gli imprenditori del settore tech hanno svolto un ruolo sempre più rilevante nell’economia globale. In passato, i nuovi miliardari hanno promosso la diffusione dell’e-commerce, dei social media e dei pagamenti digitali; più di recente, hanno favorito il boom dell’IA generativa, nonché lo sviluppo della cybersecurity, del fintech, della stampa 3D e della robotica. Il settore in cui si registra un andamento più lento rispetto a tutti gli altri è quello immobiliare.
I miliardari nel real estate hanno riportato una performance in linea con l’universo investibile in generale fino al 2017, ma da allora sono rimasti indietro, probabilmente a causa di una combinazione tra la correzione del settore immobiliare cinese, la pandemia di Covid e l’aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e in Europa a partire dal 2022. Nel corso dei prossimi 12 mesi, specifica il testo, il 43% dei miliardari intende incrementare la propria esposizione al settore immobiliare e il 42% all’azionario dei mercati sviluppati. Al contempo, però, si registra un aumento degli investimenti nei beni rifugio considerati sicuri. Dalla survey è emerso che il 40% dei miliardari intervistati intende incrementare l’esposizione all’oro e ai metalli preziosi nell’arco di 12 mesi, mentre il 31% ha intenzione di investire in cash.
Fonte: AGI – Andrea Managò – 06 Dicembre 2024