Il cristianesimo, nella sua vasta e plurimillenaria storia, ha visto emergere una miriade di tradizioni e interpretazioni. Dall’umile inizio nel cuore del Medio Oriente, la fede si è evoluta e diversificata in innumerevoli modi, dando vita a varie denominazioni con visioni, pratiche e teologie distintive. Due delle principali tradizioni cristiane che hanno avuto un impatto profondo sulla storia della religione e sulla cultura mondiale sono il cattolicesimo e l’evangelismo. Anche se entrambe traggono origine dagli insegnamenti di Gesù Cristo, nel corso dei secoli, queste tradizioni hanno sviluppato caratteristiche distintive che le rendono uniche. Entrando nel cuore di queste differenze, possiamo esplorare non solo la teologia e la pratica, ma anche le profonde influenze culturali e storiche che hanno plasmato ciascuna denominazione. Ecco un’analisi dettagliata delle principali differenze tra cattolici ed evangelici, che spazia dalla storia e l’origine, alla liturgia, passando per la visione della Bibbia e la percezione della salvezza.
Qual è la storia e l’origine dei cattolici e degli evangelici?
Il cristianesimo ha avuto origine nel primo secolo d.C. con gli insegnamenti di Gesù Cristo. Nel corso del tempo, il cristianesimo si è diviso in molte denominazioni a causa di differenze teologiche, liturgiche, culturali e storiche. I cattolici appartengono alla Chiesa cattolica romana, guidata dal Papa a Roma. La Chiesa cattolica afferma di tracciare la sua origine direttamente agli apostoli, in particolare a Pietro, che è considerato il primo Papa. Nel corso dei secoli, la Chiesa cattolica è diventata una delle principali forze religiose, culturali e politiche in Europa.
Gli evangelici, invece, sono una denominazione protestante che ha avuto origine durante la Riforma nel XVI secolo. La Riforma, guidata da teologi come Martin Lutero e Giovanni Calvino, è stata una risposta alle percepite corruzioni e pratiche non bibliche della Chiesa cattolica. Il termine “evangelico” deriva dalla parola greca “euangelion”, che significa “buona novella” o “Vangelo”. Gli evangelici enfatizzano una relazione personale con Gesù, la supremazia delle Scritture e la salvezza attraverso la fede.
Come vedono la Bibbia i cattolici e gli evangelici?
Entrambe le denominazioni credono nella sacralità e nell’autorità della Bibbia. Tuttavia, ci sono alcune differenze nell’approccio. I cattolici credono in una combinazione di Scrittura e Tradizione. Per i cattolici, sia la Bibbia che la Tradizione della Chiesa sono fonti complementari di rivelazione divina. Inoltre, la Chiesa cattolica accetta alcuni libri nell’Antico Testamento, conosciuti come “Deuterocanonici”, che molte denominazioni protestanti non includono nella loro Bibbia.
Gli evangelici, d’altro canto, aderiscono al principio della “Sola Scriptura”, che significa che la Bibbia è l’unico e supremo standard di fede e pratica. Credono che la Scrittura sia sufficiente di per sé per guidare il credente in tutti gli aspetti della vita e della dottrina. [Omissis…]
Fonte: Esauriente – Giovanni Latorre – 15 Agosto 2023