Testimonianze Ufologiche ed Aliene nell’Archeologia

Qualche benpensante difronte a questi manufatti potrebbe sostenere che siano frutto di una fervida immaginazione dell’artista, o forse conseguenza di una bevuta di troppo con gli amici la sera prima, ma il fatto é che questo genere di opere, scultoree o pittoriche sono ormai numerose e sparse in tutto il mondo.

A nostro modesto avviso, l’enorme “puzzle” che riguarda la vera origine dell’uomo e la connessione che l’umanità nei secoli ha vuto con civiltà extratterrestri é diventata palese ed i reperti archeologici ne sono la testimonianza.

Le raffigurazioni sono esplicative e non possono alimentare alcun dubbio su cosa rappresentino. Solo uno sciocco potrebbe ancora sostenere che la Terra sia l’unico pianeta abitato e noi aggiungiamo oltre ad essere sciocco sarebbe anche presuntuoso ed arrogante.

Il progresso accelerato che periodicamente nel corso dei secoli abbiamo registrato come umanità, può essere spiegato solo con la presenza di un aiuto sotto forma di insegnamenti da parte di esseri più evoluti di noi.

Basterebbe pensare ad esempio ad uno dei più recenti eventi ufologici che hanno portato al “piccolo salto quantico” avvenuto a seguito del ritrovamento dell’UFO di Roswell.

A tal riguardo il colonnello Philip Corso, nel suo libro “Il giorno dopo Roswell”, spiega bene la ricaduta che ebbe l’attività di retroingegneria sul disco recuperato.

Nel 1961 Corso in qualità di Capo della Divisione Tecnologia Straniera dell’Esercito USA, gestì i materiali alieni recuperati nel 1947 a Roswell, Nuovo Messico. Nel progetto di analisi e sviluppo dei nuovi materiali, egli ha sostenuto che da quella circostanza siano scaturiti tra le altre cose, le sguenti tecnologie:

• microcircuiti integrati
• fibre ottiche
• laser
• fibre super-tenaci

Conclusione: Credi ciò che ti fa sentire meglio, ma non assumere posizioni preconcette, poiché puoi immaginare il tuo futuro sono se la tua mente é sufficientemente aperta.