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Il presidente Giovanni Toti potrebbe reiterare il reato “in quanto ha dimostrato di non aver compreso appieno la natura delle accuse”. Lo scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni con cui hanno rigettato l’appello per la revoca domiciliari. Le ipotesi di corruzione sono “sorrette da gravi indizi che Toti non ha inteso contestare”. E non riguardano “un illecito di natura veniale ove rapportate alle pubbliche funzioni di natura elettiva dal medesimo ricoperte, ma integrano un vulnus tra i più gravi che possano essere inferti al buon andamento dell’azione amministrativa, allo stesso rispetto della volontà popolare e ai diritti dei terzi”.
Toti resta dunque in stato di detenzione nella sua casa di Ameglia (La Spezia). I giudici presieduti da Massimo Cusatti hanno riconosciuto la linea della procura che aveva ipotizzato per il governatore come fosse ancora presente il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
Giovanni Toti, attualmente sospeso dal suo incarico in Regione, è accusato di corruzione, corruzione elettorale, finanziamento illecito e falso nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Genova. Gli arresti domiciliari erano stati eseguiti lo scorso 7 Maggio 2024 su ordinanza della Gip Paola Faggioni. L’avvocato Stefano Savi, ritenendo che non sussistessero più le esigenze cautelari, aveva presentato istanza prima alla giudice e poi, dopo il primo rigetto, al Tribunale del Riesame. Il giudice non ha accolto nemmeno le due subordinate proposte dalla difesa, l’obbligo di dimora ad Ameglia o il divieto di dimora a Genova, misure che probabilmente non avrebbero comunque consentito a Toti di tornare in carica come presidente della Liguria. Scontato il ricorso alla Corte di Cassazione. Nel frattempo a guidare la giunta sarà sempre il presidente ad interim Alessandro Piana.
Quello che ha deciso il Riesame “è soltanto una conferma parziale, nonostante non cambi nulla, perché è stato escluso che permanga un pericolo di inquinamento delle prove, visto che l’ordinanza dice che ormai le indagini sono svolte. Rimane il discorso della pericolosità di reiterazione. Non è stata una grandissima sorpresa”. Lo ha spiegato Stefano Savi, avvocato di Giovanni Toti, parlando con la stampa dopo che il collegio giudicante ha confermato gli arresti domiciliari per il governatore. “Ci lascia stupiti che le subordinate che avevamo fatte siano state solo considerate in un paio di righe, faremo ricorso ma le ricostruzioni di quello che sarebbe potuto succedere non erano molto lontane da queste”, ha detto l’avvocato Sav.
Fonte: Rai News 24 – 11 Luglio 2024
COMMENTO
Il governatore Giovanni Toti, deve rimanere agli ARRESTI DOMICILIARI secondo i giudici e deve ringraziare Dio con la faccia per terra, perché gli é andata alla grande. Ricordiamo che lo stesso “coglioncello” era colui che in tema di Coso-19, auspicava l’applicazione del codice militare sanitario, per contrastare i No-Vax nonostante avessero il pieno diritto costituzionale di rifiutare le dosi di vaccino sperimentale. Sempre Toti é quello che ha gonfiato i numeri e le statistiche dei contagiati, creando allarmismo ingiustificato, aumentando la tensione sociale etc etc. Ora anche se comodamente a casa sua, schivato per ora il carcere, deve patire come abbiamo patito noi per il Lockdown e tutte le ingiuste restrizioni. I suoi compagni di merenda, di partito, già l’hanno buttata in confusione, affermando che si tratta di un attacco politico contro Forza Italia ed affini. Classica arrampicata sugli specchi. A Trastevere, caratteristico quartiere di Roma, dove l’umorismo regna sovrano, riferendosi alla vicenda del governatore, userebbero una sola bonaria battuta per spiegare la situazione, in maniera secca ed esaustiva: “Toti? Adà morì”
Val. In.
Qualche volta anche i giudici hanno un cervello
Si, fortunatamente. Speriamo che non ci siano ripensamenti in Cassazione