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Leggo sui giornali di varie “proposte”, come ad esempio quella di Gualtieri che vuol limitare l’accesso alla Fontana di Trevi (in perfetta armonia con il codice QR per entrare a Venezia), o quella di Fratelli d’Italia in merito alla perdita della “gratuità” del servizio sanitario nazionale in caso di aggressione al personale medico.
Ne ho lette di ogni tipo in questi ultimi anni, e più andiamo avanti, più mi pare impossibile negare questa verità evidente: che i governi, i parlamenti, le istituzioni tutte ai più alti livelli sono nostri nemici. Impossibile negarlo.
Abbiamo corso e ripercorso le tappe del declino infinite volte, ma certo, dal 2020 in avanti la violenza con la quale il potere ha iniziato a trattare i suoi sudditi ha fatto un enorme balzo in avanti.
Ho come l’impressione che quanto di buono vi sia ancor oggi nelle logiche dello Stato – l’assistenza sociale, i sostegni di vario tipo, ecc – sopravviva solo per un debito verso il passato.
Tutte le dirigenze politiche che io ho visto non hanno fatto altro che erodere ciò che di buono avrei potuto trovare nella cosiddetta collettività. È stata una erosione continua, 30 anni di erosione. Tutto è peggiorato. Economia, istruzione, sanità, cultura, industria, lavoro. Ogni cosa.
Questa erosione ha avuto un solo motore: la minaccia di una tragedia ancora più grande. La popolazione italiana accetta ogni cosa da decenni sul presupposto che, se non accettasse, accadrebbe l’apocalisse. Questa è la cosiddetta falsa dicotomia: aut – aut, il peggioramento o la morte.
Siamo un popolo allo sbando da decenni, perché ciò che da decenni ci governa è la paura.
Ma come si può non vedere che le dirigenze non fanno altro che vessarci? Che cosa hanno fatto di buono in 30 anni? Nulla. Nulla.
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