Quando un uomo senza qualità, diventato addirittura ministro grazie alla più scadente classe politica della storia, capisce che il bengodi sta per finire e rischia di tornare a vendere bibite e panini in qualche sagra paesana, un siffatto figuro sarebbe pronto a fare di tutto pur di pietire un posticino nella greppia parlamentare.
Allora cosa s’inventa dopo la probabile visita di un congiunto, che gli appare in sogno e lo consiglia sul da fare? Lascia il Movimento 5 Stelle, prima che sia buttato fuori o che scada la legislatura e spaccia l’impressione di aver rinunciato a qualcosa che teneva, che ha lasciato con dispiacere, tutto per una “scelta difficile”.
Dopo pochi giorni, però, si organizza fondando un suo partito e risolvendo così il vincolo posto da Grillo sul doppio mandato ed assicurandosi, visto gli imbecilli dalla memoria corta in Italia, la partecipazione alla vita parlamentare vita natural durante.