Vasco Rossi, l'idolo che vi manda a quel paese - Italiador
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Vasco Rossi, l’idolo che vi manda a quel paese

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Se molti lo considerano un idolo, nessuno pensa al fatto che anche Vasco Rossi abbia potuto avere i suoi, che poi si sono trasformati anche in amici e punti di riferimento, soprattutto in uno dei momenti più difficili della sua vita, quando lo additavano come uno che “influenzava i giovani” e un “personaggio che non esisteva”.

Lo ha raccontato Vasco Rossi durante un incontro in sala Buzzati, riportato dal Corriere della Sera, dove il Kom si è concesso per una intervista in cui ha toccato molti punti della sua carriera, senza tirarsi indietro davanti alle domande riguardanti la sua vita personale. “Non tutti coglievano che le mie canzoni sono sempre state provocatorie e ironiche: scrivevo ‘vado al massimo’ nel periodo più brutto della mia vita – ha raccontato il cantante, rivelando come Francesco De Gregori e Fabrizio De André gli siano stati vicini in quel periodo nero – . De André: lui era il mio mito assoluto e invece mi ha sempre trattato come uno alla pari. Per me questo era sconvolgente. Ricordo che quando l’ho conosciuto mi sono inginocchiato; lui ha rimesso subito le cose a posto, dicendo: “Ma che c… fai?”’.

Nonostante in molti lo additassero come il male, Vasco Rossi ha dimostrato con la lunga carriera alle spalle di saper parlare a qualunque generazione e di rappresentare con le sue canzoni il periodo storico e i pensieri di molti. “La disperazione la sento proprio nell’aria, viviamo in un periodo teso in cui le paure sono risvegliate da politici senza scrupoli – ha detto il Kom, che in questi giorni sta segnando un nuovo record con i suoi sei concerti allo Stadio San Siro di Milano – . Non sopporto questa strumentalizzazione, con gli anni sempre meno. Chi mi fa più schifo è chi specula su questo per fare degli affari politici. Stanno creando una guerra tra poveri, ma non si può pensare che noi siamo nati in paradiso e se loro sono nati all’inferno la cosa non ci riguarda. Oltre al fatto che vengono dette cose non vere, siamo influenzati dai mezzi di comunicazione di massa che fanno una lettura non reale della situazione”.

E Vasco sa bene anche cosa significhi vivere sotto il pregiudizio dei benpensanti. “Ho vissuto sulla mia pelle la sensazione di venire escluso e ne ho sofferto moltissimo. Ero un montanaro, venivo da Zocca… – ha detto – . Mi dicevano che ero un drogato. Non lo sono mai stato. Mi definisco un tossico indipendente. Le sostanze le ho provate tutte, perché volevo farlo. Tranne l’eroina. E chi dice che sono tutte uguali è un criminale. La marijuana ha anche effetti terapeutici… infatti ne faccio un uso medico”.

Fonte: IlGiornale – Luana Rosato – 10 Giugno 2019  

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2 comments

  1. Un anarcoide liberale para@@lo, basta dire che recentemente è stato sempre un covidiota ( sul web lo hanno preso in giro con lo slogan “Voglio una vita mascherata” , visto che lui convinto di presentava con la mascherina con i loghi idioti del suo merchsinding e faceva pure propaganda vaccinale ) ed è stato non solo un grande fan di Pannella ma anche finanziatore dei radicali di Pannella, radicali italiani che sono sempre stati dei lacché degli USA e Israele e per giunta anarcoidi liberali col c@lo degli altri in quanto i finanziamento pubblici Radio Radicale se li è pappati sempre alla grande, insomma, Vasco Rossi, ennesimo cantante finto ribelle che anzi serve lo status quo attuale del sistema di potere euro atlantico!!

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