Un filo di tatuaggio sulle sopracciglia, un’iniezione di botox nelle labbra, uno strato di extension tra i capelli, una spalmata di gel sulle unghie, una mano di liposuzione sulle cosce. La bellezza moderna ci accoglie nella sua divina metamorfosi dove nulla è ciò che appare.
Vivremo in un mondo di statuette di Capodimonte. Tutte ugualmente lucide, uniformi, con proporzioni e sproporzioni ripetute in serie. La chirurgia estetica e i suoi miracoli sono a disposizione per far diventare tutti un po’ più uguali tra loro.
Se guardi una donna che si è fatta il lifting, noterai che le manca qualcosa, quell’espressione che la rendeva unica.
Non ho niente contro chi ricorre alla chirurgia plastica, però mi sembra assurdo che tutti abbiano lo stesso corpo e la stessa espressione.
Siamo passati da “complimenti alla mamma” a “complimenti al chirurgo”.
Ciro Vinciguerra