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Volkswagen, 800.000 E-Car SPIATE: la denuncia del Chaos Computer Club

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Il Chaos Computer Club (CCC), la più nota associazione di hacker in Europa, ha reso noto che per diversi mesi i dati di 800.000 auto elettriche Volkswagen erano accessibili online. Questa falla di sicurezza ha consentito la localizzazione di ogni singolo spostamento, coinvolgendo cittadini comuni, esponenti politici, imprenditori e perfino membri dei servizi segreti, mettendo in grave pericolo la loro privacy.

Secondo il CCC, nessun sistema informatico può dirsi davvero sicuro: tutti possono essere violati o manipolati in qualche modo. L’incidente di Volkswagen ne è l’ennesima riprova, dimostrando come il passaggio alla mobilità elettrica e digitale comporti rischi ancora sottovalutati.

Oltre al caso Volkswagen, altri recenti attacchi informatici – come il furto di milioni di dati relativi allo SPID, i blocchi sui circuiti Bancomat e POS, o i tentativi di phishing tramite QR Code falsi – mostrano quanto sia fragile l’infrastruttura digitale su cui sempre più si fondano le nostre attività quotidiane. Alcuni Paesi hanno già iniziato a sperimentare sistemi di “moneta programmabile” e portafogli digitali, che potrebbero consentire a governi e istituzioni di monitorare le spese dei cittadini e addirittura imporre limiti sulle loro abitudini di consumo.

La diffusione di tecnologie “smart”, dai telefoni alle TV intelligenti, aumenta ulteriormente la sorveglianza. Sia dispositivi come Google Home, sia le funzionalità di riconoscimento facciale o vocale, facilitano un controllo potenzialmente invasivo sulla vita privata.

Secondo i critici, dietro l’adozione forzata di auto elettriche e servizi digitali si celerebbero interessi lontani dalla tutela dell’ambiente o dal miglioramento dei servizi, puntando invece al tracciamento continuo e alla limitazione della libertà individuale. In questo senso, diversi attivisti esortano a mantenere documenti cartacei, evitare l’uso eccessivo di app e non attivare le carte d’identità digitali, così da ridurre la propria esposizione al rischio di furti di dati e violazioni della privacy.

Per citare una celebre frase di Giulietto Chiesa: “Stiamo andiamo ad altissima velocità, verso una catastrofe!”

Fonte: Libera Espressione

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