La Volkswagen (termine tedesco che significa “vettura del popolo”) nasce ufficialmente negli anni ’30 del XX secolo quando Adolf Hitler decide di creare un’automobile di massa destinata alla popolazione teutonica. Nel 1934 contatta Ferdinand Porsche per commissionargli il progetto di un veicolo in grado di trasportare cinque passeggeri (o tre soldati e un mitragliatore), di superare la velocità massima di 100 km/h e di consumare 7 litri di benzina ogni 100 chilometri. Il tutto ad un prezzo inferiore a 1.000 marchi (dieci volte lo stipendio mensile di un operaio).
Ferdinand realizza i primi prototipi nel 1936 mentre la versione di serie – chiamata KdF-Wagen (Kraft durch Freude, “Forza attraverso la gioia”, è il nome dell’associazione ricreativa del partito nazista) – vede la luce al Salone di Berlino del 1939. Caratterizzata da uno stile aerodinamico e dalla trazione posteriore, monta un motore posteriore boxer a quattro cilindri 1.0 da 23,5 CV. La stampa la ribattezza subito Maggiolino.